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“Un valzer tra gli scaffali” e le sfumature del lavoro
Un valzer tra gli scaffali è una riflessione niente affatto banale sul mondo del lavoro, che si tiene a debita distanza dalle più abituali apologie o stigmatizzazioni, per rappresentare invece una rete di relazioni e sentimenti, talvolta felici talvolta tragici. Stuber sembra quasi divertirsi a filmare i larghi corridoi e le imponenti scaffalature con maestosità kubrickiana: gioca sull’esattezza e la marzialità delle simmetrie, li accarezza con luci basse e avvolgenti restituendone dal basso il senso di mistero, li accompagna con Sul bel Danubio blu di Strauss mettendosi in diretta competizione, quanto a eccentricità, proprio col moto delle navicelle spaziali di 2001: Odissea nello spazio. Ne trae il senso di un universo mondo chiuso e auto-sussistente, al tempo stesso fagocitante e protettivo.