menu
Archivio
15 Aprile 2019, Chiara Francisconi
“Maria Candelaria” tra Cuarón e Scorsese
label_outline
Approfondimenti
Come Roma di Alfonso Cuarón, anche Maria Candelaria di Emilio Fernández si apre su una superficie d’acqua, nella quale si specchia il cielo messicano. E come in Roma, anche in Maria Candelaria l’acqua è strumento di lavoro -nel primo pulisce e nel secondo trasporta-, e linea di confine, quello che separa la sicurezza dalla minaccia. Un’indigena ingenua e povera si prende amorevolmente cura di una casa e dei bambini che la abitano in Roma, ed un’altra indigena, anch’essa povera, protegge ansiosa un lembo di terra, un animale sinonimo di futuro ed un sentimento da celebrare in Maria Candelaria. Altri elementi primari, terra e fuoco in primis, oltre alla scelta di Cuarón del bianco e nero, contribuiscono al dialogo a distanza fra i due film.