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“The Hunt” e il sensazionalismo (americano) armato
Il survival movie, oggi, riguarda un po’ tutti, e molto da vicino, come dimostra The Hunt di Craig Zobel, il film osteggiato dall’America trumpiana che in realtà mette al centro del mirino repubblicani e democratici, progressisti e liberali, popolo ed élite. Che di gioco al massacro si tratti è evidente sin dal titolo, che allude ad una caccia generica, mentre la sua vocazione politica la si comprende subito dopo l’iniziale carneficina, quando il campo, sgombro da equivoci, è inondato dal sangue di cadaveri dilaniati e infilzati. I sopravvissuti, dopo un’imboscata nel mezzo del nulla, sanno solo che devono rialzarsi, imbracciare le armi messe loro a disposizione e iniziare a combattere. Contro chi? Perché? Chi li ha condotti in una radura desolata?