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Human Rights Nights 2015: i cortometraggi
Durante la settimana dello Human Rights Nights Festival sono stati proiettati dei cortometraggi molto interessanti che pongono al centro della loro riflessione la diversità culturale, il problema dello sfruttamento, l’emancipazione, il cibo, la povertà. Cinefilia Ritrovata è stata presente nella giornata di venerdì 15 maggio, quando sono stati proiettati I soldi di mia madre di S. D. Katugampala, The Chinese Rice Krispies Square di X. J. Nagy, Brooklyn Farmer di M. Tyburski, Moussa Diary di E. Albensi e Eco de femmes di C. Piccinini. Di seguito le recensioni insieme a quella di Come gli uccelli di A. Foraggio, proiettato domenica 17 maggio.
Human Rights Nights 2015: “Sound of Torture”
Presentato in questi giorni al festival Human Rights Nights, quello di Keren Shayo è un documentario toccante, che pone su un piedistallo la sua protagonista per la battaglia che coraggiosamente conduce con ragione e cuore. Nel parlare dei tanti eritrei catturati e torturati dai Beduini per poter estorcere un riscatto, Shayo si serve delle esperienze dell’attivista svedese-eritrea Meron Estefanos, la quale attraverso le telefonate del suo programma radiofonico Voices of Eritrean Refugees raccoglie da Stoccolma le storie di queste persone.