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Giuseppe Rotunno inventore della luce
“Per me il cinema è luce, non può esistere senza luce. Rotunno rappresenta la luce, la salvezza del film”. Sono queste le parole con cui Federico Fellini descriveva l’apparizione salvifica di Giuseppe Rotunno in uno dei sogni fatto durante la travagliata lavorazione di La città delle donne. Quello del direttore della fotografia da poco scomparso è stato un cinema che ha lasciato un segno nella storia, un cinema “carnale” come lo definiva lui rispetto ad una televisione più “robotica”, un tipo di cinema che non potrà mai essere sostituito da mezzi più moderni perché, come gli piaceva dire, “la cinematografia rispetto alla televisione è come il vino con l’acqua: si bevono tutti e due ma sono completamente diversi e uno non può sostituire l’altra”.