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14 Giugno 2021, Micol Vignoli
Orson Welles secondo Mark Cousins. “Lo sguardo di Orson Welles” e il ritratto confidenziale
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Prime Visioni
Esiste una foto un po’ inusuale di Orson Welles: sdraiato mollemente su un letto, un gomito appoggiato a sorreggere la testa, lo sguardo stupito e indifeso di chi è stato sorpreso in un attimo di intimità. Un Welles molto diverso dall’immagine forte impressa nella memoria collettiva: non ieratico come Macbeth, non prepotente come Charles Foster Kane, non sordido come Hank Quinlan, non violento come Otello. Questa foto torna e ritorna in Lo sguardo di Orson Welles, nel quale il critico cinematografico Mark Cousins tratta Orson Welles come un amico: perché, come diceva Italo Calvino, un classico non ha mai finito di dire quello che aveva da dire.