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13 Ottobre 2017, Francesca Divella
“Il palazzo del viceré” tra narrazione lineare e sottigliezza politica
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Prime Visioni
India 1947. Dopo quasi 90 anni di colonizzazione britannica, atterra a Nuova Delhi quella designata come la famiglia degli ultimi Viceré: i Mountbatten. Grazie all’azione del Partito del Congresso Nazionale Indiano e del Mahatma Gandhi i tempi sono ormai maturi, sta per arrivare la tanto agognata indipendenza. Ma, attenzione, “La storia è scritta dai vincitori”, ammonisce il cartello che segna l’incipit del nuovo film di Gurinder Chadha (la regista britannica di origini indiane, già nota al grande pubblico per Sognando Beckham), Il palazzo del viceré: un’opera epica, scenograficamente scintillante e politicamente sottile.