Cecilia Chianese
“Una storia d’amore e di desiderio” tra eros ed emancipazione
Sono molti gli elementi che congiungono il primo, meraviglioso film da sceneggiatrice e regista della tunisina Leyla Bouzid con il suo secondo lungometraggio, Una storia d’amore e di desiderio. Due coming of age, due racconti di emancipazione, due percorsi di scoperta dell’eros e dei turbamenti che ad esso si associano. Partendo dall’intimità di un canonico racconto di crescita, la grande capacità della Bouzid risiede sempre nell’ampliare la visione abbracciando più livelli e intrecciando vari elementi narrativi per mostrarci la strettissima correlazione tra il piano soggettivo e quello sociale e culturale.
“The Falls” e la parabola dell’isolamento
Dietro la narrazione canonica dei racconti di formazione e coming of age dei protagonisti, Chung Mong-hong indaga quindi le dinamiche e i rapporti familiari intrecciando, in The Falls, il proprio linguaggio filmico e narrativo con un’ottica allucinatoria, onirica, cogliendo in tal modo in maniera più acuta e profonda l’elemento perturbante che invade l’animo dei protagonisti nel constatare che chi ci è più vicino ci è diventato alieno e che la separazione e il distacco hanno avvelenato i rapporti apparentemente più intimi e affettivi e hanno avvolto la stessa interiorità dei personaggi.