Componente essenziale di tutto il cinema di Spike Lee, la musica assume funzione rilevante non solo a sottolineatura emotiva delle immagini quanto facendosi, piuttosto, loro parte integrante da cui sono arricchite di significati altri sottesi dai brani a essi associati. Non fa eccezione la colonna sonora di BlacKkKlansman che esprime la divisione tra due identità a confronto e ricrea il clima culturale tipico dei seventies in cui il film è ambientato.

Da una parte il funky soul di Cornelius Brothers & Sister Rose (Too Late to Turn Back Now) o The Temptations (Ball of Confusion), dall’altra l’odierno country revivial di Beth // James (Lion Eyes) e il southern rock di R.J. Phillips Band (Freedom Ride) e Looking Glass [Brandy (You’re a Fine Girl)]. Non mancano poi le composizioni strumentali originali di Terence Blanchard il cui tema principale, come già ne La 25a ora, combina e rielabora sonorità distanti ma tipiche del tessuto musicale americano – qui una composizione orchestrale alla Aaron Copland e una dilaniante chitarra elettrica a inspessire l’effetto emotivo delle scene a cui è associata, fino al crescendo drammatico del finale – a indicare anche a livello sonoro il legame tra passato e presente al centro del film. Così anche la marcia di apertura Gone With the Wind che, recuperando le vecchie sonorità militaresche della Confederazione, rievoca il posticcio romanticismo del Sud alla base dell’omonimo film e della falsa ideologia di quegli Stati.

Ma è il lost tape ritrovato di una vecchia esecuzione inedita di Prince di Mary Don’t You Weep a fare la parte del leone nella colonna sonora di BlacKkKlansman. Il brano – per cui Spike Lee ha diretto recentemente un video con immagini dal film e foto di scena – è un’interpretazione per solo piano e voce della prima versione del noto spiritual nero, la sconvolta preghiera di Maria di Betania a Gesù perché questi resusciti il fratello Lazzaro. Posta sui titoli di coda, dopo le scioccanti immagini degli scontri a Charlottensville nel 2017, dove la giovane pacifista Heather Heyer perse la vita, il brano si fa invocazione perché la morte della ragazza, come di tanti altri prima di lei uccisi per una causa giusta, non resti invano, ma si faccia punto di partenza per una riflessione approfondita sul tempo odierno che richiede una quanto mai necessaria e urgente presa di posizione.