Lapo Gresleri
“The Woman King” tra eroismo femminile e Diaspora africana
Basandosi su eventi reali e frutto di una lunga e approfondita ricerca il lungometraggio rilegge il mito della guerriere Agojie, un corpo di impavide Amazzoni a servizio del Regno di Dahomey che tra il 1600 e il 1900 si contraddistinse nella cattura e tratta atlantica degli schiavi. La sceneggiatura trasforma le guerriere in difenditrici della patria votate all’indipendenza dal dominio dell’Impero Oyo e dai suoi legami con i trafficanti di uomini europei e americani. Un’operazione che non ha intenti di falsificazione storica quanto di riflessiva rilettura di un ruolo sociale ancora oggi troppo sottovalutato.
“The African Desperate” tra ironia e critica sociale
Giocato sull’ironia e la critica sociale che contraddistinguono l’opera di Syms, il film si presta a una satira sul mondo dell’arte contemporanea visto come una sorta di alveolo protettivo ed esclusivo per aspiranti creativi un po’ fricchettoni, esaltati da una vita fuori dagli schemi a base di sballi sintetici e la ricerca di una forzata e ostentata alternatività. Quello di Palace diventa così un giro a vuoto, una specie di viaggio alla ricerca di un Io non raggiunto e forse irraggiungibile, motivo di quel disagio che permea il film sin dal titolo.