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“My Emptiness and I” al Gender Bender 2022

Nel corso del film, la protagonista condivide il suo dubbio principale, ovvero se sia necessario che una persona debba arrivare a modificare il proprio corpo per trovare una comunità di riferimento e per essere socialmente accettabile, con colleghe, amici, gruppi queer, medici, famigliari lontani e artisti. Tutti la sostengono, ma, in qualche modo, le chiedono di fare una scelta definitiva che Raphi sente dover invece essere l’esito di un percorso vissuto da lei in prima persona. Fin dal titolo, diviso tra vuoto e affermazione dell’io, tutto il film verte sulla percezione di scissione e di polarità binarie che Raphi avverte come un’imposizione e vuole invece ridiscutere.

Narrazioni ibride. “Sedimentos” e la rappresentazione della transessualità

Sedimentos, il film del regista spagnolo Adrián Silvestre, merita, per riprendere lo stesso titolo, di essere lasciato a sedimentare in noi, stimolando domande sulle rappresentazioni cinematografiche della transessualità e riflessioni sulla tendenza ad omogenizzare gruppi percepiti come marginali a discapito delle singole individualità. Il film di Silvestre, il secondo dopo il pluripremiato Gli oggetti dell’amore (2016), è una riflessione sulla possibilità di narrazioni ibride e stratificate, come i paesaggi attraversati dalle protagoniste, in cui finzione e realtà si mescolano e le identità dei personaggi sono complesse e diversificate.