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“Cortile Cascino” e la miseria di un’Italia dimenticata
A Cortile Cascino si moriva di fame, i bambini grattavano la calce dai muri per avere qualcosa da mangiare, le donne si prostituivano per sostenere la famiglia, la criminalità era all’ordine del giorno e il lavoro minorile era la normalità. Le scene di questa quotidianità sono osservate da un occhio esterno, che lascia allo spettatore l’imbarazzo di stupirsi, di provare orrore, raccapriccio, pietà di fronte all’abbattimento di un maiale, alle piccole bare coperte di fiori accatastate su un furgoncino o agli struggenti primi piani di uomini, donne e bambini dimenticati dal mondo.
Roemer, Schickele, Klein e il cinema indipendente americano bianco tra Black Pride e Black Power
Se negli anni Cinquanta Sidney Poitier e Harry Belafonte avevano portato a Hollywood i sentori del cambiamento sociale e culturale rappresentato dal Movimento per i Diritti Civili, il cinema indipendente bianco statunitense del decennio successivo pone al centro della narrazione i problemi dell’America contemporanea e in particolare quelli legati alla scottante questione afroamericana, rivoluzionando al contempo l’iconografia a essa connessa.