Davide Campanella
“Bird” allo stato post-umano
Il cinema di Andrea Arnold incoraggia lo spettatore a riconoscere il proprio stato liminale (nello specifico il vagabondaggio tra umanità e animalità) e invita a coltivare un’etica radicata nelle relazioni e nella vulnerabilità condivisa. La filmografia della cineasta alimenta discussioni teoriche sul post-umanesimo, in particolare sulla decostruzione delle gerarchie tra le specie e sulla necessità di adottare una prospettiva ecologica che trascenda i dualismi tradizionali, promuovendo una convivenza più rispettosa e interconnessa.
Un’analisi bi-testuale di “Queer”
Scritto da Justin Kuritzkes, la sceneggiatura segue il più da vicino possibile l’articolazione narrativa dell’opera di partenza, caratterizzata da una linearità che potrebbe sorprendere anche alcuni lettori di Burroughs, affezionati ai suoi testi dalle qualità più surrealiste. Suddividendo gli atti del film in capitoli, dichiarando così una semantica di matrice letteraria, Guadagnino però non si attiene a schemi narrativi semplici e opta per la messa in scena di alcune varianti rispetto al romanzo.