Cinque film di breve ma intensa durata contraddistinguono la rassegna Ritrovati e Restaurati – Primi film d’animazione dal BFI National Archive, britannici, muti, sì, ma decisamente parlanti grazie all’ausilio di baloons presi in prestito dal mondo del fumetto in sostituzione delle comuni didascalie, tra cui Ever Been Had? (Dudley Buxton, 1917), Booster Bonzo: or, Bonzo in Gay Parade (1925) e Shadows! (Joe Noble, 1928).

The Sorcerer’s Scissors (Walter R. Booth, 1907) e The Jealous Doll, or, The Frustrated Elopement (Percy Stow, 1909), sono entrambi, invece, dei passo uno, il primo una sequenza creata da W. R. Booth, uno dei primi autori di effetti speciali nel cinema inglese, della durata di tre minuti, testimone di quante magie e trasformazioni possa fare di un semplice paio di forbici (come non pensare alle mani di Lotte Reiniger che ritagliano dal nulla silhouettes e figurine di carta), il secondo le vicende di una bambola di porcellana vivente (percepibile in parecchi momenti una certa vena horror/gotica), la quale cerca di mettere zizzania tra una coppia di bambini che giocano a fare gli adulti. Sono in realtà molto più elaborate le tecniche di animazione di questi tesori rimasterizzati dal laboratorio inglese Dragon Digital a partire dalle copie conservate al British Film Institute: i classici fondi montati e dipinti a mano, sovraimpressioni e dissolvenze, l’uso della tecnica mista nella rocambolesca scena dell’animatore inseguito da un’ombra in due dimensioni in Shadows!, tratti e linee semplici, ma efficaci per Bonzo, il cane vanesio, superstar, irriverente e politicamente scorretto qui in veste di dandy alla scoperta di Parigi, capace di strappare molte risate in sala.

Non meno importante artisticamente e narrativamente, anzi forse il più interessante tra i cinque, è Ever Been Had? realizzato nel pieno della Grande Guerra a solo un anno dalla conclusione come strumento di propaganda, dal cupo sapore distopico e fantascientifico, in cui Londra è quello che rimane di una metropoli ormai totalmente distrutta dall’invasione tedesca, immersa in una coltre violacea e fumogena e attraversata da giganteschi carri armati futuristici; una rappresentazione cruda di come pennelli, carta e nitrato volessero sottolineare quella totale incertezza di durata completamente opposta alla “Guerra-Lampo” a cui si aspirava tre anni prima.

Questa piccola raccolta di film rari sono l’occasione unica per volgere lo sguardo verso i primi frutti dell’animazione cinematografica britannica, una piacevole scoperta di opere pionieristiche tuttora nascosti, eppure preziose e fondamentali per un occhio cinefilo e la storia del cinema mondiale.