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Noah Baumbach parla al British Film Institute di Londra

Dalla nostra corrispondente a Londra.  Noah Baumbach è apparso sul palco del British Film Institute di Londra, dove ha parlato della genesi della pellicola, del suo rapporto con gli attori e dell’importanza dei musical nella diegesi. “Cercavo un modo per ritrarre una storia d’amore e volevo, allo stesso tempo, esplorare il processo del divorzio. Raccontare di un matrimonio che si disintegrava mi dava l’opportunità di parlare del matrimonio stesso” ha spiegato il regista. Nel film, Baumbach non giudica i due protagonisti, rimanendo imparziale. Il vero nemico in Storia di un matrimonio è il sistema giuridico americano: “Per me è stato importante che gli avvocati non risultassero cattivi, sono professionisti di un sistema che a volte non sembra avere nessun tipo di razionalità”.

I primi film d’animazione dal BFI National Archive

Cinque film di breve ma intensa durata contraddistinguono la rassegna Ritrovati e Restaurati – Primi film d’animazione dal BFI National Archive, britannici, muti, sì, ma decisamente parlanti grazie all’ausilio di baloons presi in prestito dal mondo del fumetto in sostituzione delle comuni didascalie, tra cui Ever Been Had? (Dudley Buxton, 1917), Booster Bonzo: or, Bonzo in Gay Parade (1925) e Shadows! (Joe Noble, 1928). Sono in realtà molto più elaborate le tecniche di animazione di questi tesori rimasterizzati dal laboratorio inglese Dragon Digital a partire dalle copie conservate al British Film Institute: i classici fondi montati e dipinti a mano, sovraimpressioni e dissolvenze, l’uso della tecnica mista nella rocambolesca scena dell’animatore inseguito da un’ombra in due dimensioni in Shadows!, tratti e linee semplici, ma efficaci per Bonzo, il cane vanesio.