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“Come le foglie al vento” e la magnifica ossessione della ricchezza infelice
L’intera pellicola è infatti attraversata dai due elementi che compaiono subito nel prologo: una sotterranea seppur evidente vena di erotismo e un senso opprimente di tragico destino. Sullo sfondo rimane inoltre il tema della ricchezza portatrice di infelicità, argomento molto caro a Sirk, che solo due anni prima, nel 1954, ne aveva fatto la materia principale di Magnifica ossessione. “C’era una volta un povero ragazzo ricco” fa dire il regista a Marylee mentre si prende gioco del fratello. Ma se il denaro rimane un indelebile peccato originale, è l’irrecuperabilità del paradiso perduto a importare.
Cinema Ritrovato 2017: “Come le foglie al vento”
La sezione Alla ricerca del colore nei film: Technicolor esplora alcune opere di uno dei maggiori registi del melodramma anni’50, Douglas Sirk, al secolo Hans Detlef Sierck, tra cui Come le foglie al vento, pellicola datata 1956. Al centro della vicenda Kyle Hadley (interpretato da Robert Stack), figlio di un ricco e importante petroliere che ha Mitch (Rock Hudson) per migliore amico e fidato dipendente del padre.