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Episodi di noia in Visconti e Antonioni

L’episodio Anna da Siamo donne, quello francese dei Vinti e Il lavoro da Boccaccio ’70 sono accumunati dal tema della noia. I protagonisti sono guidati, nel loro agire, dalla ricerca di una distrazione. Altro aspetto che accomuna le tre opere è il fatto che tutte sono ispirate a fatti realmente accaduti, pur romanzati per esigenze cinematografiche. Alla sceneggiatura di questi film, inoltre, ha sempre collaborato Suso Cecchi d’Amico.

“Il lavoro” (di Visconti) e le sue contraddizioni

A livello formale, un lungometraggio formato da diversi episodi è già una contraddizione in termini, ma, rimanendo nei confini de Il lavoro, non si può non evidenziare come la forma del kammerspiel scelta per l’episodio sia di impianto profondamente teatrale. Inoltre, se Visconti tende inizialmente a leggere la sua opera come un giudizio morale su un certo tipo di donna moderna, la macchina da presa racconta un’altra storia che si fonda sull’ammirazione per Romy Schneider, colta in tutta la sua luminosità artistica. Le inquadrature sono spesso condivise da Schneider/Milian, con movimenti di macchina a stringere su entrambi a sottolinearne la posizione paritaria.