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Tre film di Kinuyo Tanaka

L’ultimo film di Tanaka è il suo lavoro più maturo: Love Under the Crucifix, benché coerente con la trama, sembra voler rimandare al più famoso Gli amanti crocifissi di Mizoguchi. Jidaigeki (film in costume) ambientato nell’era Sengoku, racconta la storia d’amore fra Gin, figlia di un maestro cerimoniere del tè, e il daimyo cristiano Ukon nel periodo in cui la legge giapponese ha cominciato a perseguitare i cristiani. Tratta dall’omonimo romanzo di Toko Kon, quest’opera mostra le dinamiche politiche ed economiche del XVI secolo da un punto di vista particolare, quello di Gin, abbastanza vicina ai centri del potere da averne coscienza ma troppo marginale per potervi influire.

Le donne di Kinuyo Tanaka

La prima metà della rassegna bolognese dedicata alla riscoperta dell’autrice nipponica Kinuyo Tanaka, ha presentato il restauro di tre sue opere. Conosciuta prevalentemente, in occidente, per la sua fruttuosa e duratura collaborazione con Mizoguchi, questo mese in cineteca viene esplorata la sua filmografia da regista. Nonostante Tanaka fosse una celeberrima diva, in patria, sin dagli anni Trenta, il suo passaggio alla regia suscitò diverse ostilità (tra cui la più feroce, curiosamente, ad opera dello stesso Mizoguchi), mentre altri importanti autori dell’epoca (Ozu, Naruse, Kinoshita) la sostennero ed elogiarono i suoi lavori.

Kinuyo Tanaka radicale e umile

Kinuyo Tanaka ha attraversato la storia del cinema giapponese dal muto agli anni Settanta. Tra le artiste più celebri del suo tempo, ha collaborato regolarmente con maestri come Yasujiro Ozu, Mikio Naruse, Keisuke Kinoshita, ed è stata la musa di Kenji Mizoguchi, con cui ha girato quindici film. Tra il 1953 e il 1962, in un’industria quasi del tutto priva di cineaste, Tanaka si dedica anche alla regia e dirige sei film con protagoniste femminili determinate e in lotta contro le avversità. Questo aspetto della sua carriera è però rimasto a lungo escluso dalle storie del cinema giapponese e mondiale. È tempo di rimediare e riscoprire il suo ruolo di pioniera.