Andrea Pedrazzi
“Esterno notte” tra speranza e menzogna. Un bilancio critico
Esterno notte è una serie, con buona pace di chi si ostina a concepirlo come un lungometraggio diviso in due parti, come se ciò servisse ad accrescerne valore e prestigio. Nonostante la distribuzione in sala, Bellocchio costruisce questa sua opera senza nasconderne la natura, ma anzi mostrando un profondo rispetto per le regole della struttura seriale. Ecco dunque che la menzogna storica e la speranza narrativa di cui sopra si scoprono elemento fondamentale per catturare l’attenzione di un pubblico che dovrà concedere oltre cinque ore del proprio tempo per seguire la ricostruzione finzionale di un avvenimento universalmente noto.
Il tramonto senza estasi del Jurassic World
Jurassic World si proponeva di riscoprire il fascino dei dinosauri al cinema, in un momento in cui il pubblico era si era ormai assuefatto a qualsiasi meraviglia visiva ricreata in una sala cinematografica. Il discorso che si poneva come una premessa allettante dimostra però, dopo tre film, di non avere la forza per ricostruire un immaginario e adeguarlo in modo efficace al presente, tanto da far storcere il naso al Lowery Cruthers che risiede in ognuno di noi e, magari dopo averlo fatto sogghignare in un paio di occasioni, costringerlo ad assistere ai titoli di coda con sguardo mesto e malinconico.