Davide Comotti
“L’odore della notte” e del sangue secondo Claudio Caligari
Grazie a una regia che sa cosa vuole e a interpretazioni sanguigne e memorabili (attori all’epoca poco conosciuti, ma oggi tra i più rinomati in Italia), L’odore della notte è di un’intensità fisica ed emotiva pazzesca, ed è ricco anche di sequenze cult, come il sequestro in casa di Little Tony (nei panni di sé stesso) con Marco Giallini che lo obbliga a cantare Cuore matto, le suddette citazioni da Taxi Driver, e il dolente ferimento di Mastandrea, che si trascina a lungo nel suo sangue prima di svenire ed essere arrestato.
“Sick of Myself” tra body horror e satira del narcisismo
Da un regista che esordisce così in grande, con un film folle come Sick of Myself, c’è da aspettarsi di tutto. Perché Syk pike – questo è il titolo originale – sa essere tante cose assieme: innanzitutto non è una commedia, come è stato scritto da tante parti e come è furbescamente riportato sulla locandina, ma una satira drammatica eppure pregna di dark humor ma soprattutto è un body horror con tutti i crismi del genere, un film di cronenerghiana memoria che mette in scena orribili mutazioni corporee per parlare di alcuni aspetti della nostra società.