Lorenzo Meloni
“I peccatori” e la politica del vampiro
C’è uno scarto percepito rispetto al manifesto militante che la critica sta riconoscendo nel film di Coogler. Non perché I peccatori non sia un film (profondamente) politico. Ma perché la natura di quell’impegno, lungi dall’incarnare istanze progressiste, ci sembra “qualcosa di completamente diverso”: l’inno di una blackness cristallizzatasi come valore identitario da abbracciare in modo monolitico, cedendo alla tentazione di trasformarne le ferite aperte nel pretesto per un nuovo ideale di segregazione etnica e culturale.
“The Shrouds” speciale III – Il lutto cronenberghiano
Morto un Cronenberg non se ne fa un altro. Ancora oggi The Shrouds mette sul tavolo un’idea inedita, forse una sola, ma di una potenza tale che parlare di cinema diventa riduttivo: qui si parla di frontiere della visione, della capacità di ragionare sulle fasi dell’esistenza umana in modo ferocemente originale. Non esiste da nessuna parte – di sicuro nel cinema “occidentale” – uno sguardo sul lutto, la morte, la sepoltura che somigli a quello di The Shrouds.