Lorenzo Meloni
“Il gladiatore II” e il “brutto d’autore”
Se bastasse rilevare che un film non è una vuota operazione spettacolare ma elabora un discorso (non importa quanto goffo e risibile) per salvarlo, allora Il gladiatore II sarebbe un film che merita di essere difeso. Se invece si pensa che ogni film debba guadagnarsi l’attenzione che chiede e l’importanza che si attribuisce, allora non si può che prendere atto di un nuovo tassello nel mosaico ormai sconfortante della crisi di Scott.
“The Substance” e il ritorno del rimosso estetico
Se c’è un film recente che ha azzeccato in pieno l’aggiornamento del body horror al contemporaneo è questo. Vedersi invecchiare mentre il mondo si mostra perfetto, sentirselo ricordare dalla nostra stessa immagine congelata per sempre giovane in una foto profilo, sperimentare la scissione identitaria tra la facciata di bellezza ed equilibrio che proiettiamo e la sofferenza “dismorfica” che ne è l’ombra eternamente rimossa, ineliminabile e consustanziale.