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Virtuosismi e mobilità in “Surrender” e “The Sea Wolf”

La seconda parte della retrospettiva, iniziata lo scorso anno, dedicata dal Cinema Ritrovato ai film prodotti della Fox Corporation a cavallo tra gli anni Venti e i primissimi anni Trenta offre una selezione di film variegata. Offre anche la possibilità di approfondire quella manciata di anni in cui nelle Major statunitensi il cinema classico si stava riformando a livello stilistico, linguistico e visivo. È il periodo in cui il cinema statunitense si stava adattando al sonoro, rimanendo, per così dire, bloccato dall’esigenza della parola e, di conseguenza, da un impianto inevitabilmente teatrale e da una generale staticità. Sono gli anni, quelli a cavallo tra i due decenni, in cui la grammatica classica imponeva le sue regole nella maniera più ferrea, bloccando le cineprese alle esigenze dell’invisibilità. 

Cinema Ritrovato 2017: Sherlock Holmes, nostro contemporaneo

“Elementare, Watson!”. Pare che sia stato Clive Brooke il primo attore a declamare sul grande schermo, in The Return of Sherlock Holmes (1929), la celebre esclamazione, apocrifo holmesiano mai pronunciato dal detective nei cinquantanove racconti e quattro romanzi che compongono il “canone” delle avventure del celebre “consulente investigativo”.

Cinema Ritrovato 2017: “Potenza e gloria”

Un film fondamentale: per la prima volta, il racconto viene organizzato in flashback che non seguono l’ordine cronologico. Se si esamina anche l’argomento, ascesa e declino di un rude magnate, ecco che subito pensiamo a Quarto potere. Ma Potenza e gloria anticipa Orson Welles di almeno otto anni, e basterebbe questa intuizione per regalare a Preston Sturges, autore della sceneggiatura, un posto nella storia.

Cinema Ritrovato 2017: il restauro di “Transatlantic”

All’interno della sezione che riscopre il regista statunitense William K. Howard, il Cinema Ritrovato esalta il valore del restauro di Transatlantic (USA,1931) dedicando al film due proiezioni, lunedì 26 giugno e sabato 1 luglio al Cinema Jolly.

Cinema Ritrovato 2017: “Transatlantic”

Restaurato grazie al MoMa, che in mancanza di una copia integra ha utilizzato inserti delle copie d’esportazione italiana, francese e spagnola, Transatlantic dimostra quanto avesse ragione su  James Wong Howe su William K. Howard. Il leggendario direttore della fotografia, un curriculum lunghissimo che include Shanghai Express e Questa ragazza è di tutti, sosteneva che il dimenticato regista fosse il più creativo tra coloro con cui aveva collaborato.