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“Paolo Conte, Via con me” e il labirinto musicale dell’esistenza

Vediamo Paolo Conte, Via con me come un omaggio, dunque. Non un “ritratto”, ma un tributo. E da questo punto di vista Giorgio Verdelli — musicofilo noto per i suoi documentari e i suoi Speciali Rai dedicati prevalentemente ad artisti italiani — con la Topolino amaranto è costretto a fare un’inversione di marcia rispetto ai suoi lavori, proprio in virtù di ciò che Paolo Conte rappresenta. Paolo Conte è un monumento, ma è soprattutto un libro chiuso e al contempo apertissimo, perché ha sempre fatto parlare le canzoni. Come ama ribadire: lui è “l’avvocato difensore delle canzoni.” E tanto basta.

Gianni Rodari e i disegni in jazz

A 24 anni dall’uscita in sala (e nel centenario della nascita di Gianni Rodari), La freccia azzurra resta uno dei capisaldi dell’animazione italiana contemporanea, raro esempio cinematografico lontano dalla roboante effettistica digitale e dal canone moralistico coevo tipicamente disneyano. Opera prima di Enzo d’Alò, il film (ora visibile su RaiPlay) traspone l’etica rodariana dell’omonimo racconto dando vita ai suoi personaggi in uno stile volutamente d’antan. I disegni a campitura piatta sullo stile della linea chiara del fumetto anni ‘30 e le ambientazioni prospettiche di eco dechirichiano sono scelte che accentuano il carattere atemporale di una narrazione volutamente onirica.