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“Il mistero delle cinque dita” al Cinema Ritrovato 2022
Ci troviamo davanti ad un horror con budget da B-movie che diventerà un cult nel tempo. Robert Florey, autore eclettico, gli conferisce un tono quasi espressionista, soprattutto nei momenti più visionari. Il mistero delle cinque dita è stato l’ultimo film di Peter Lorre alla Warner Bros. in un periodo difficile della sua vita e carriera: la dipendenza da morfina lo rendeva un attore con cui non era facile lavorare e le sue idee di sinistra non aiutavano di certo all’inizio della caccia alle streghe. Nonostante comparirà ancora in tanti film, questa in qualche modo può essere considerata una delle sue ultime grandi interpretazioni
Ritorno a Peter Lorre. “M” e l’ombra del mito
Ci facciamo accompagnare da due studiosi internazionali alla riscoperta di Peter Lorre e di uno dei suoi film più celebri. Omaggiato dal Cinema Ritrovato 2022, Lorre può essere considerato – secondo Alexander Horwath – “un uomo perduto, una stella errante nella galassia delle icone del cinema: allontanandoci dalle sue false promesse per attirarci in un mondo di disagio, ci ha offerto una rappresentazione tra le più fedeli dell’uomo del Novecento. La sua personalità fuori e dentro lo schermo è il risultato frantumato di un percorso che ha attraversato il modernismo e i fascismi europei, la tossicodipendenza e l’esilio, la cultura del denaro e la fama: in essa si riflettono volti e maschere del suo tempo”.