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Panchine, edifici e ponti: analisi oggettuale di “Manhattan”

La Manhattan di Woody Allen è avvolta da un alone misterioso e sinistro emanato dai suoi edifici, “high growths of iron, slender, strong, light, splendidly uprising toward clear skies”, queste sono le parole usate da Walt Whitman in Mannahatta, versi che ne cantano la potenza e la bellezza.

Rapsodia in bianco e nero: la musica sinuosa di “Manhattan”

Se, come il protagonista in una delle scene più famose del film, ci si mettesse sdraiati sul divano ad elencare le cose per cui vale la pena vivere, Manhattan potrebbe legittimamente rientrare, come tutto il grandissimo cinema, nella lista.

Détour intorno a “Manhattan”

Continuano, e si allargano a tutte le sale italiane, le proiezioni di Manhattan restaurato. Il capolavoro di Woody Allen non solo riguadagna il grande schermo dove le luci di Gordon Willis e le note di George Gershwin possono esaltarsi al meglio, ma ci riporta anche le tante cose scritte sul film da studiosi e critici.

“Manhattan” secondo la critica

La nuova versione digitale in 4K realizzata a partire dal negativo camera originale promette di riportarci Manhattan, oltre che su grande schermo, anche nello splendore originale del suo malinconico inno a New York. Proponiamo qui un’antologia critica del capolavoro di Woody Allen.