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Spike Lee e la new black wave
L’odierna produzione americana vede una sempre più fiorente circolazione di opere inerenti il difficile rapporto tra bianchi e neri su territorio nazionale. Ma se un tempo il punto di vista era quasi esclusivamente quello maggioritario (eccezion fatta per pochi autori che sono riusciti a raggiungere un pubblico crescente e eterogeneo, pur se con risultati altalenanti e comunque non duraturi), oggi nomi quali Lee Daniels, Dee Rees, Barry Jenkins, Ava DuVernay e Jordan Peele sono solo i più noti della new black wave, un ampio gruppo di registi neri riconosciuti e premiati a livello internazionale. Autori che partecipano a festival e riempono le sale con film finalmente sdoganati dal circuito elitario; sono eredi più o meno diretti dell’opera di Spike Lee apripista di una nuova coscienza artistica, etica e al contempo innovatrice nei contenuti quanto nello stile.
“13th”di Ava DuVernay a Human Rights Nights 2017
Evento tra i più importanti della XVII edizione di Human Rights Nights, 13th di Ava DuVernay ha già da tempo trovato una distribuzione attraverso Netflix. La scelta di proiettarlo al cinema, peraltro nell’ambito di una rassegna del genere, appare, però, più che encomiabile, non fosse altro per una ragione squisitamente tecnica: la qualità estetica dell’ultimo, notevole lavoro della regista di Selma.