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“Blues Brothers” film metafisico

Più che al “blues” strettamente inteso infatti, l’omaggio di Landis & Co è all’intero albero genealogico della musica black: accanto alle dodici battute (John Lee Hooker) troviamo jazz (Cab Calloway), rock n’ roll (il nomadismo razziale di Elvis) e soprattutto soul (Brown, Charles, Franklin), genere per eccellenza ricollegato alle matrici religiose del Gospel. Accanto al suo inarrivabile impianto comico-satirico, è proprio la capacità di Blues Brothers di implementare la forza di queste prediche fra sacro e profano a farne un’opera politica trascinante. Un’autentica vocazione, gridata ex pulpito in forma di canzone, all’impegno sociale e al multiculturalismo.

John Belushi, ritratto di corpo ingombrante

Tocca a un altro Saturday Night (Live) ad attirare l’attenzione, divenendo il collegamento ideale tra il corpo atletico e danzante di John Travolta e la parodia che ne fa John Belushi, samurai ballerino, altrettanto agile e scattante, che brandendo la catana si esibisce in una memorabile performance, un’ironica e travolgente Samurai Night Fever. La figura di John Belushi è riassunta perfettamente in questo sketch televisivo preannunciando la forza della comicità demenziale dei personaggi che solo in un secondo momento porterà sul grande schermo, ruoli che trovano le proprie origini in un percorso che alterna spettacoli teatrali, programmi radiofonici e televisivi. 

In the Name of Soul: “Blues Brothers”

Pare una sfida titanica scrivere oggi di The Blues Brothers, ultimo grande musical contemporaneo, espressione di quella libertà tardo-adolescenziale del cinema americano tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta, che recuperava la valenza ludica del linguaggio classico in una forma di grande gioco per adulti, primo sentore delle nascenti tendenze postmoderne. La scenografia urbana di Chicago, città natia del blues elettrico, si fece culla della contaminazioni culturali del Paese che, andando oltre le questioni politiche e sociali interne, diventano manifestazione viva del melting pot americano.