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“Fulci for Fake” a Venezia 2019

Simone Scafidi racconta un altro uomo e la sua vita e questa volta l’omaggio è verso colui che con il suo cinema lo ha spinto a divenire regista: Lucio Fulci. Il titolo wellesiano dichiara tutta la particolarità di questo documentario che parte con un taglio di finzione in quanto Nicola Nocella interpreta un attore che si sta preparando ad interpretare Fulci in un biopic diretto da un regista immaginario di nome Saigon. Questo è il pretesto per poi spostarsi sul reale interesse del film: indagare la personalità del compianto autore romano attraverso immagini perlopiù inedite, interviste e (poche) sequenze dal suo cinema.

Modesta proposta di revisione del cinema di Celentano

Ha compiuto 80 anni il 6 gennaio il ragazzo della via Gluck, il Molleggiato, l’Adriano nazionale, uno di quei rari esemplari di artista poliedrico (cantante, ma anche attore, regista, autore, presentatore televisivo) capace di collezionare successi strepitosi in più di un ambito artistico, senza cedere alle lusinghe della mediocrità. 80 anni di successi. Che cosa c’entra la cinefilia?  Quelli di Celentano sono film che ancora divertono e hanno qualcosa da dire sul fenomeno divistico, sull’Italia degli anni ’80 e soprattutto su usi e costumi del nostro Paese negli anni in cui si viveva un costante dualismo tra paninari e colletti bianchi, comunisti e democristiani, maggiorate e mogli.