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Il paesaggio e il fucile. “Banditi a Orgosolo” tra piatta esistenza e burrascosa tragedia.

Banditi a Orgosolo sembra neorealismo in purezza (la stessa sequenza di eventi, così come l’organizzazione dei personaggi, sembra tanto guardare a Ladri di biciclette, finale compreso), eppure parla anche di altro. Parte dal vero, dall’esplorazione etnografica e dal lavoro con il territorio (gli attori non professionisti per esempio), per arrivare a un regime di finzione che sembra porsi quasi come un sistema di tutela per il paese.

“Banditi a Orgosolo” e il mistero della voce

Vittorio De Seta è stato definito da Martin Scorsese “un antropologo che si esprimeva con la voce di un poeta”. La Cineteca di Bologna, da sempre appassionata promotrice dell’opera di questo maestro, ha restaurato tutti i suoi cortometraggi. Vittorio De Seta si spegne nel 2011. Sua figlia Francesca ha fatto proprio il desiderio del padre di lasciare alla Cineteca di Bologna il suo archivio cartaceo. L’approfondimento che qui pubblichiamo sulla storia produttiva del primo lungometraggio di De Seta, Banditi a Orgosolo (1961), è il primo tentativo di fornire, grazie ai suoi diari, nuove prospettive di lettura dei suoi film, rispettando, ci auguriamo, la sua privacy.

“Scuola in mezzo al mare” a Visioni Italiane 2018

Scuola in mezzo al mare è un’associazione nata a Stromboli nel 2011 per sviluppare una rete di solidarietà sociale a sostegno dell’istruzione e della socializzazione. Poiché la scuola pubblica è l’unica agenzia formativa presente sull’isola ma al contempo non vi sono insegnanti residenti, un gruppo di volontari dedica del tempo all’educazione dei bambini isolani, che non hanno altre possibilità di trascorrere le giornate se non esplorando un territorio vuoto d’inverno e sovraffollato d’estate. Per superare i limiti imposti dall’isolamento, le mamme si prendono carico di una situazione dominata dalle forze della natura: basta un mare agitato per impedire l’arrivo dell’aliscafo – e quindi l’emarginazione – e la quotidianità stromboliana è qualcosa quasi d’inspiegabile a coloro che non vivono in quella terra sormontata dal vulcano.