Archivio

filter_list Filtra l’archivio per:
label_outline Categorie
insert_invitation Anno
whatshot Argomenti
person Autore
remove_red_eye Visualizza come:
list Lista
view_module Anteprima

“The Old Oak” tra solidarietà e resistenza

The Old Oak è un film ostinato, tenero e intriso di umanità: ribadisce a più riprese la necessità di mantenere viva la speranza, ma non si ritrae dall’esplorare le conseguenze di questa scelta, di mostrare quanto fa male continuare a sperare, sentirsi sempre diretti verso qualcosa e non raggiungerlo mai, costruire qualcosa che viene distrutto sul nascere. Ma davanti a questo dolore e alla perdita ci invita a stringerci tra noi e a continuare a credere nella “forza, nella solidarietà e nella resistenza”.

“Il ragazzo e l’airone” dentro la natura del mondo fantastico

La profonda consapevolezza dell’irreversibilità dello stato di corruzione e decadenza del mondo umano e una luminosa ostinazione di volerne far parte nonostante tutto: i personaggi di Miyazaki hanno accesso alla dimensione superiore, ai campi in cui energie superiori governano il disequilibrio del mondo sottostante. Ma quando vengono posti di fronte a una decisione, decidono sempre di tornare all’umano.

“Past Lives” tra amori e identità

Past Lives è l’esordio cinematografico di Celine Song, certamente un film sulle diverse declinazioni del concetto di amore; di come sia soggetto alle variabili temporali e spaziali, come diversi tipi di amore appartengano a diverse fasi della vita e come queste relazioni possano coesistere e stratificarsi fino a creare un mosaico  di amori. Ma Past Lives è soprattutto un film sull’identità: su come venga plasmata dai nostri legami e dalle nostre scelte.

“La passion de Dodin Bouffant”, amore e cucina artigianali

La passion de Dodin Bouffant di Tran Ahn Hung, vincitore del premio per la migliore regia al Festival di Cannes 2023, propone una rappresentazione meticolosa dell’esperienza culinaria. I cibi e le modalità di preparazione rappresentati dal regista vietnamita sono un’esperienza estetica e sensoriale, ma sono anche l’espressione di un pensiero, di un modo preciso e connotato di intendere il tempo e i rapporti.

“The Zone of Interest” al di là della banalità del male

The Zone of Interest, vincitore a Cannes 2023 del Grand Prix della Giuria e presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023, è un film in cui la nozione dello spazio è una questione formale e tematica essenziale: la struttura filmica è costituita da un’attenta costruzione e gestione dei luoghi, ripresi con l’utilizzo quasi esclusivo della luce naturale. Dagli spazi interni della casa degli Höß al giardino, lo spazio è un disegno geometrico netto e angusto dove è impossibile qualsiasi concezione di libertà.

“Il caftano blu” e il canto dei tessuti

Il caftano blu è un film che si costruisce su una concezione del tempo particolare, una dilatazione che si realizza attraverso il documentare paziente e meticoloso del susseguirsi di giornate di lavoro, di ricami che non vogliono terminare, di pasti fumanti lasciati sul tavolo. Non solo il tempo, ma anche lo spazio si dilata, si trasfigura attraverso il tocco pittorico di Touzani, le cui inquadrature sono segnate da un contrasto soffuso tra luce e ombra che divide e altera l’esteriorità dei luoghi facendoli apparire realistici ma allo stesso tempo intrisi di lirismo.