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“Old Man & the Gun”: l’addio al cinema del ribelle Redford
Annunciato come l’ultimo film di Robert Redford, The Old Man & the Gun regala a questa icona del cinema made in USA l’occasione per un addio alle scene tutt’altro che scontato. Attraverso il personaggio realmente esistito di Tucker, l’old boy Redford sembra voler rivendicare le proprie scelte e il proprio passato, in primo luogo cinematografico, di libero contestatore e combattente. Una lotta affrontata con quel sorriso mai invecchiato da bravo ragazzo a stelle e strisce, un’atleta biondo e rassicurante arrivato fuori tempo massimo nell’America che aveva già smesso di credere nel mito wasp che il giovane Robert si trovava stampato sul volto. È così che da Corvo rosso non avrai il mio scalpo a La stangata, da Tutti gli uomini del presidente a I tre giorni del Condor fino al dolente Il cavaliere elettrico, i suoi personaggi hanno incarnato come pochi altri la capacità del singolo di opporsi a regole e costrizioni dettate dall’alto.
“Il vizio della speranza” e l’evidenza delle parabole
Con il suo nuovo film Il vizio della speranza, scritto insieme a Umberto Contarello e presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma, il regista di Indivisibili Edoardo De Angelis torna a raccontare le zone d’ombra di una Campania povera e dimenticata, andando alla ricerca di un ultimo tizzone ardente di luce in un fuocherello di umanità che sembra assuefatta alla disperazione. La nascita, evento comune e straordinario, diviene la scintilla creatrice di in una famiglia affettiva fatte di “brave persone”, in cui non conta tanto il legame di sangue quanto l’aver mantenuto una purezza di fondo, faticosamente difesa in un mondo dove per disperazione si può vendere tutto, anche la propria vita. Una natività da presepe contemporaneo, a cui dà forza la colonna sonora di Enzo Avitabile.
“Halloween” e la seconda volta di Laurie
Presentato alla Festa del Cinema di Roma, Halloween è un gioco cinefilo di specchi, che funziona solo per chi il film precedente lo conosce a memoria. Jamie Lee Curtis si presta a questo cortocircuito con meta-cinematografica autoironia, lei che come la sua Laurie di quella notte di Halloween di quarant’anni prima fa non è mai riuscita a liberarsi davvero, “relegata” più o meno controvoglia ad eterna reginetta dell’horror. Lo scopo dell’ennesimo ritorno di Michael sembrerebbe proprio questo: dare a Jamie Lee/Laurie l’occasione a lungo attesa per avere una rivincita, per liberarsi di questo scomodo fantasma del passato prendendo, almeno per una volta, il coltello dalla parte del manico. Sembrerebbero esserci riuscite, finalmente in maniera definitiva. Ma visti i precedenti, chi può dirlo con certezza?
Cinema Ritrovato 2017: “Effetto notte”
“Sei un bugiardo” scrive Jean-Luc Godard a François Truffaut dopo aver visto Effetto notte (1973). Per l’autore de I 400 colpi è il film della sintesi, un tirare le somme sul suo lavoro di cineasta capace di diventare una dichiarazione di poetica. La pellicola si trasforma suo malgrado nel fattore scatenate della rottura definitiva tra i registi che erano stati la scintilla propulsiva della Nouvelle Vague. Una separazione netta tra due sensibilità sempre più distanti, tra due modi di vedere il cinema e la vita dopo il ’68.
Cinema Ritrovato 2017: Sherlock Holmes, nostro contemporaneo
“Elementare, Watson!”. Pare che sia stato Clive Brooke il primo attore a declamare sul grande schermo, in The Return of Sherlock Holmes (1929), la celebre esclamazione, apocrifo holmesiano mai pronunciato dal detective nei cinquantanove racconti e quattro romanzi che compongono il “canone” delle avventure del celebre “consulente investigativo”.
Cinema Ritrovato 2017: “The Road Back”
Quello che colpisce fin da subito in The Road Back, film diretto da James Whale nel 1937, è che la fine della guerra non ha niente di liberatorio; al contrario è completamente spaesante. Non ci sono grida di giubilo, come non ci sarà nessuno a festeggiare i ragazzi che tornano dal fronte della Grande Guerra. Incompresi ed emarginati dallo stesso paese che li aveva spinti in battaglia parlando di patria e di onore, questi soldati che non riescono a tornare uomini scopriranno presto che la “via del ritorno” non è facile da percorrere.
Cinema Ritrovato 2017: “Johnny Guitar”
Comincia con una richiesta di ringraziamento e di indulgenza per Joan Crawford la proiezione in Piazza Maggiore della versione restaurata di Johnny Guitar. Ringraziamenti, perché fu la più odiata diva di Hollywood ad acquistare i diritti del libro di Roy Chanslor e a proporlo a Nicholas Ray. Indulgenza, perché lavorare con l’attrice fu un vero inferno: il regista disse che “come essere umano, Joan Crawford era una brava attrice”, e il protagonista maschile Sterling Hayden che “non ci sono abbastanza soldi a Hollywood per convincermi a girare ancora un film con Joan Crawford”.