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“La città verrà distrutta all’alba” 50 anni fa
Prima che il nome di Romero venisse associato indissolubilmente ai suoi film di zombie, l’autore statunitense dirige una piccola gemma del cinema fantapolitico: La città verrà distrutta all’alba. Il film racconta di un’arma chimica caduta accidentalmente nei pressi di una cittadina della Pennsylvania e dell’escalation di violenza che ne consegue. È proprio nella risposta dei personaggi alla repressione militare che emerge la personalità autoriale del regista, che non si limita a criticare le iniquità insite nelle strutture di potere, ma analizza l’inconscio collettivo statunitense.
George A. Romero: forme d’arte macabra
Per ricordare George A. Romero – non solo un grande regista di genere, ma uno dei più innovativi autori del cinema americano moderno – pubblichiamo un estratto dal volume curato da Claudio Bartolini, George A. Romero. Appunti sull’autore (Bietti, 2016). Nel libro, la postfazione è stata affidata a Roy Menarini, incaricato di ricordare alcuni aspetti stilistici e simbolici del regista, troppo spesso poco indagati a causa della forza iconografica del suo approccio horror.
Cinema Ritrovato 2017: “La notte dei morti viventi”
La notte dei morti viventi resiste alla prova del tempo ancora meglio degli effetti creati dal maestro Tom Savini per i successivi film di Romero; la parola classico è giustificata quando il b-movie in questione impone un canovaccio narrativo, trae dal cilindro una delle icone della cultura pop dell’ultimo mezzo secolo e marchia a fuoco la storia del cinema indipendente americano.