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“Mary e lo spirito di mezzanotte” minuzioso e internazionale
Enzo D’Alò guarda all’Irlanda trovando in Roddy Doyle la penna con cui confrontarsi. Sa bene di avere tra le mani del materiale ottimo per la sua sensibilità. Dunque, con la giusta esperienza maturata in carriera, rilancia la sfida concentrandosi, come forse mai fatto in maniera così ambiziosa sino a oggi, sulla forma del suo film. L’animazione ha un sapore internazionale per la fluidità del tratto e la complessità della regia.
Gianni Rodari e i disegni in jazz
A 24 anni dall’uscita in sala (e nel centenario della nascita di Gianni Rodari), La freccia azzurra resta uno dei capisaldi dell’animazione italiana contemporanea, raro esempio cinematografico lontano dalla roboante effettistica digitale e dal canone moralistico coevo tipicamente disneyano. Opera prima di Enzo d’Alò, il film (ora visibile su RaiPlay) traspone l’etica rodariana dell’omonimo racconto dando vita ai suoi personaggi in uno stile volutamente d’antan. I disegni a campitura piatta sullo stile della linea chiara del fumetto anni ‘30 e le ambientazioni prospettiche di eco dechirichiano sono scelte che accentuano il carattere atemporale di una narrazione volutamente onirica.