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“Come le foglie al vento” e la magnifica ossessione della ricchezza infelice

L’intera pellicola è infatti attraversata dai due elementi che compaiono subito nel prologo: una sotterranea seppur evidente vena di erotismo e un senso opprimente di tragico destino. Sullo sfondo rimane inoltre il tema della ricchezza portatrice di infelicità, argomento molto caro a Sirk, che solo due anni prima, nel 1954, ne aveva fatto la materia principale di Magnifica ossessione. “C’era una volta un povero ragazzo ricco” fa dire il regista a Marylee mentre si prende gioco del fratello. Ma se il denaro rimane un indelebile peccato originale, è l’irrecuperabilità del paradiso perduto a importare.

Jonathan Rosenbaum on “Imitation of Life”

John Stahl’s original adaptation of Fannie Hurst’s then-current (1933) novel was conservative, but because the Depression was a far more progressive period than the conformist 1950s, it comes across today as considerably more enlightened. The black cook who moves in with the white heroine – Delilah (Louise Beavers) in the original, Annie (Juanita Moore) in the remake – is not really an equal, but at least she’s a business partner, and the film’s title is perhaps best illustrated by her manufactured smile, delivered on request to create an advertising logo for her pancakes. Her light-skinned daughter who passes for white is significantly played by a black actress (Fredi Washington) instead of a white one (Susan Kohner in the Sirk), and her mother is noticeably blacker, making the existential terms of the debate far more stark and honest. 

Cinema Ritrovato 2017: “Secondo amore”

Secondo amore è il secondo dei melodrammi girati da Douglas Sirk negli anni Cinquanta per la Universal, arriva solamente un anno dopo Magnifica ossessione, riprendendo la stessa coppia di protagonisti: Jane Wyman e Rock Hudson. Lei interpreta Cary Scott, vedova dell’upper class americana che s’innamora di Ron Kirby, il prestante giardiniere di diversi anni più giovane. Questa storia d’amore in Technicolor 35 mm parte in maniera intensa e travolgente, pare non ci possa essere nulla al mondo che possa metterla a repentaglio; la macchina da presa di Sirk assume la visione incantata dell’amore della donna, ben presto però sorgeranno i primi grandi problemi legati al divario sociale tra i due.

Cinema Ritrovato 2017: “Come le foglie al vento”

La sezione Alla ricerca del colore nei film: Technicolor esplora alcune opere di uno dei maggiori registi del melodramma anni’50, Douglas Sirk, al secolo Hans Detlef Sierck, tra cui Come le foglie al vento, pellicola datata 1956. Al centro della vicenda Kyle Hadley (interpretato da Robert Stack), figlio di un ricco e importante petroliere che ha Mitch (Rock Hudson) per migliore amico e fidato dipendente del padre.

Cinema Ritrovato 2017: “Magnifica Ossessione”

Se fosse uscito ai giorni nostri, probabilmente, Magnifica ossessione sarebbe stato preso come una parodia, una presa in giro, dei film così struggentemente ed irriducibilmente romantici come Via col vento o Casablanca. Invece quando uscì nel 1954, tratto da un romanzo di Lloyd Douglas, che il regista Sirk disprezzava ardentemente, l’esagerata melodrammaticità della pellicola non sembrò disturbare o interdire più di tanti, cosa che spinse il regista ed i produttori a riproporre la coppia Rock Hudson/Jane Wyman nel film dell’anno successivo Secondo amore.