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“Il libro delle soluzioni” e la fuga d’autore

Se vi è una lezione nel cinema di Gondry è quella di rimanere sempre scettici delle proprie convinzioni, anche della fedeltà assoluta nella memoria. Il dispositivo narrativo del film gli conferisce un piglio letterario, inedito nel cinema di Gondry, che rafforza la sensazione di un doppio piano di senso che continuamente si scontra e incontra nel film: il piano della mente del regista e il piano “spettatoriale” che ironizza e riporta sul piano della realtà le velleità di fuga del genio. 

“Essere e avere” e la contemplazione dell’insegnamento

Racconto delicato e commovente dell’ultimo anno d’insegnamento di Georges Lopez, Essere e avere, ambientato nel piccolo comune di Saint-Étienne-sur-Usson, segue le vicende del maestro, in procinto di andare in pensione, e dei suoi tredici studenti. Apparentemente invisibile dietro la macchina da presa, Philibert, come un etologo à la Konrad Lorenz, fin dall’inizio, delinea una rassomiglianza tra il comportamento degli animali e degli esseri umani, familiarizzando con l’ambiente circostanze.

Bologna e Molise in doc al Biografilm 2023

This Is Bologna di Lucio Apolito e Alvise Renzini narra i luoghi del capoluogo emiliano che sono destinati a sparire. Negozi di barbieri, cinema a luci rosse e locali di musica punk, consapevoli del fato avverso, tentano comunque di sopravvivere mentre la città cambia intorno a loro. Anche il Molise, quella piccola regione di cui molti mettono da sempre in dubbio l’esistenza, manifesta con forza il suo essere reale – e soprattutto vivo. Luigi Grispello, come i colleghi bolognesi, nel documentario Molise tropico felice presenta al pubblico quei paesini che ai nostri occhi non hanno futuro, ma che, per chi li vive, sono semplicemente immortali.

“After Work” dentro l’abisso del lavoro

After Work, con un’estetica pop e un ritmo cadenzato che ricorda quello delle macchine nelle fabbriche, mostra come il lavoro abbia assunto un ruolo centrale nelle nostre vite giungendo persino a rappresentarne lo scopo ultimo. Il sistema capitalistico è diventato così pervasivo da mutare lo spirito stesso dell’essere umano, plasmandone volontà e desideri, giungendo ad un grado di alienazione così preoccupante che siamo noi stessi a costringerci al lavoro senza il bisogno di una coercizione esterna.

Il cinema favoloso di Roberta Torre

Vivere la vita secondo le proprie regole e proteggere la propria libertà sono temi che riaffiorano in tutta la filmografia della regista milanese; i titoli si sviluppano nell’universo sognante che il suo stile cinematografico crea: la sua regia alimenta la sospensione dell’incredulità, i suoi film sono illusioni infrangibili. Nel cinema di Roberta Torre si riconosce un’atmosfera fiabesca per quanto riguarda la messa in scena e la caratterizzazione dei personaggi: elementi fantasiosi, personalità sui generis, ambientazioni tanto vere quanto surreali e racconti che si sviluppano sul labile confine tra realtà e finzione.