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“Divorzio all’italiana” di Pietro Germi al Cinema Ritrovato 2018
Laddove non c’è la possibilità di una separazione civile, l’unico divorzio possibile è una mascalzonata, un fare le cose alla maniera italiana, all’italiana. Eccola, la parola giusta. Non commedia italiana ma all’italiana. Il titolo del film di Germi era perfetto per identificare un filone umoristico tutto giocato sull’inadempienza, il fallimento e l’arte di arrangiarsi. Per dirlo con le parole di Maurizio Grande: “L’origine e l’impiego del termine sono spregiativi e proprio sulla falsariga tematica di Divorzio all’italiana stanno ad indicare un’attitudine di vita sociale negativa e una modalità ambigua del rappresentare sullo schermo quel vivere”.
Modesta proposta di revisione del cinema di Celentano
Ha compiuto 80 anni il 6 gennaio il ragazzo della via Gluck, il Molleggiato, l’Adriano nazionale, uno di quei rari esemplari di artista poliedrico (cantante, ma anche attore, regista, autore, presentatore televisivo) capace di collezionare successi strepitosi in più di un ambito artistico, senza cedere alle lusinghe della mediocrità. 80 anni di successi. Che cosa c’entra la cinefilia? Quelli di Celentano sono film che ancora divertono e hanno qualcosa da dire sul fenomeno divistico, sull’Italia degli anni ’80 e soprattutto su usi e costumi del nostro Paese negli anni in cui si viveva un costante dualismo tra paninari e colletti bianchi, comunisti e democristiani, maggiorate e mogli.