Archivio

filter_list Filtra l’archivio per:
label_outline Categorie
insert_invitation Anno
whatshot Argomenti
person Autore
remove_red_eye Visualizza come:
list Lista
view_module Anteprima

Cinema Ritrovato 2017: “Frou Frou”

Generalmente trascurato se non proprio dimenticato, l’ultimo film di Augusto Genina, che sarebbe morto due anni dopo l’uscita in sala, non è solo la summa poetica di un regista cosmopolita, ma anche il punto d’arrivo del suo ultimo frangente di carriera, cioè quello del secondo dopoguerra, dedicato allo studio della figura femminile. 

Cinema Ritrovato 2017: “Lucciola”, magia dello schermo colorato

Torniamo su Lucciola, film che possiamo classificare come dramma, a causa del suo finale tragico (la protagonista muore accoltellata), ma che ci strizza l’occhio in diverse occasioni nello svolgersi dei suoi 82 minuti, con momenti di pura e spesso fisica comicità, elargita come irrefrenabile istinto da parte dei personaggi del film: i saltelli di gioia di un corteggiatore grassottello, la disperazione di un altro espressa con il gesto di “strapparsi i capelli” pur essendo calvo, e infine la manifestazione dell’ atavica fame della trovatella Lucciola che riceve come omaggio da un “amoureux” una torta gigante accompagnata dall’ ironica didascalia “per lo stomachino di Lucciola”.

Cinema Ritrovato 2017: “Addio giovinezza!”, versione 1927

Alcuni giovani rampolli, di famiglie benestanti, spensierati e belli (non proprio tutti) lasciano le loro famiglie per andare all’Università. Sono le nuove matricole. È questo l’incipit di Addio Giovinezza!. Un film intriso di tristezza dove è ben evidente la gerarchizzazione sociale che fa da sfondo alla storia d’amore tra l’aitante Mario e l’ingenua Dorina: convinta di poterlo tenere vicino a sé per tutta la vita perché l’ama e gli rattoppa il guardaroba.

Cinema Ritrovato 2017: Augusto Genina a Berlino

Sulle tiepide, se non negative, recensioni italiane a Addio giovinezza!, cala il sipario. Il Genina regista non lavorerà più per la cinematografia italiana fino al 1936 (escludendo l’omaggio cinematografico al grande attore Amleto Novelli), pur mantenendo rapporti con la madre patria in veste di produttore con l’AIDA (Autori Direttori Italiani Associati). Si trasferisce a Berlino dove la vivacità del mercato cinematografico gli permette di realizzare e vendere i propri film. Questa è la sua storia.

Cinema Ritrovato 2017: “Maddalena”

Parabola cristologica, vera e propria anatomia di un martirio, è la storia di una prostituta ingaggiata da un signorotto per interpretare la Madonna nella processione del venerdì santo, con l’intento di mettere in ridicolo il bonario curato. Fondato sul contrasto, il film racconta anzitutto il conflitto dell’eroina titolare, una peccatrice dal nome più che simbolico, chiamata a trasfigurarsi nella sua antitesi, la vergine redentrice.

Cinema Ritrovato 2017: “Cielo sulla palude”

Inattivo dai tempi di Bengasi (1942), Augusto Genina dovette aspettare sette anni prima di tornare dietro alla macchina da presa. L’occasione gli arrivò alle porte del Giubileo, con il biopic dedicato a Maria Goretti, visto con più di un occhio di riguardo da settori perlomeno sospettosi della progressiva egemonia culturale che la sinistra stava allora esercitando sul cinema italiano. Sarebbe semplicistico e sicuramente sbagliato dire che da regista di regime Genina divenne qui regista della repubblica, massimo esponente di un altro realismo agli occhi di chi intendeva lavare i panni sporchi in famiglia.

Cinema Ritrovato 2017: “Addio giovinezza!”

Esperienza sensoriale magnifica e immaginifica, la proiezione con lanterna al carbone è uno degli appuntamenti del festival irrinunciabili per ogni cinefilo.

Cinema Ritrovato 2017: “L’assedio dell’Alcazar”

Girato in buona parte nella Toledo dove realmente accaddero i fatti narrati e dedicato ai vittoriosi che perirono nel conflitto, L’assedio dell’Alcazar ricostruisce una delle prime battaglie della guerra civile spagnola, immediatamente successiva al colpo di stato mosso dai nazionalisti contro il governo repubblicano. Cosa c’entri il cinema italiano con questo evento è evidente: siamo nel 1940, Mussolini aveva bisogno d’ingraziarsi il caudillo di Spagna e il film suggellava proprio l’amicizia fra i due dittatori.

Cinema Ritrovato 2017: “Lucciola”

Dopo il successo della critica e del pubblico nel 1917 (e non solo) il film Lucciola di Augusto Genina – che lo ha confermato come grande regista e autore negli anni in cui il cinema italiano si stava inabissando – torna a rivivere sul grande schermo grazie al restauro effettuato nel 2005 con didascalie originali della copia francese e l’accompagnamento al pianoforte di Antonio Coppola.

Cinema Ritrovato 2017: “Tre storie proibite”

Messo in secondo piano dal contiguo Roma ore 11, Tre storie proibite si ispira allo stesso fatto di cronaca: il crollo di una scalinata in cui circa duecento donne erano ammassate per fare un colloquio di lavoro. A differenza di De Santis, che incaricò Elio Petri di compiere un’inchiesta sulla vicenda, con l’obiettivo di partire dalle esperienze di vita delle ragazze per tracciare un ritratto sulla disperazione postbellica delle classi più umili, Augusto Genina sceglie tutt’altro approccio.

Cinema Ritrovato 2017: “Lo squadrone bianco”

Non c’è dubbio che Lo squadrone bianco sia un film di propaganda; ma non esclusivamente e non necessariamente. Genina viene da lontano, la sua sterminata filmografia del periodo muto testimonia la personalità eclettica ed internazionale di un regista che alloggia ormai da un bel po’ nell’affollato “albergo degli assenti” del cinema italiano.